05 Lug 5 luglio 2013 – Editoriale di Pia Orsini- GRAZIE MARCO CUBEDDU!!!
GRAZIE, MARCO CUBEDDU!
È l’Associazione P.E.N.E.L.O.P.E. – Donne del Ponente per le Pari Opportunità a dirlo.
Non certo per quello che affermi, ma per il coraggio dimostrato nell’esprimere pubblicamente il tuo pensiero su un tema che a noi sta particolarmente a cuore, il femminicidio appunto, sostantivo che tu definisci “idiota”, che crea solo una “ridicola discriminazione di genere” e che noi, a differenza tua e di tutti quelli che la pensano come te, invece riteniamo “maschile e molto singolare“, il cui significato è chiarissimo: trattasi di una donna uccisa in quanto donna da un uomo che le era marito o amante o fidanzato o amico o pretendente tale, conosciuto o sconosciuto.
Non ti sembra invece piuttosto idiota il fatto che tu fissi la tua attenzione sul nome anziché sul problema in questione: un rapporto d’amore malato, condito di gelosia, inteso come possesso, che calpesta il rispetto, un rapporto che: “o sei mia o di nessun altro!”, “se tu non m’amassi, allora io t’amasso!”?
Ma noi ti ringraziamo comunque, perché, con le tue affermazioni (per la verità un po’ schizofreniche, che vanno dal condannare delle ragazzine che girano per strada indossando dei pantaloncini, magari un po’ succinti, ma pur sempre pantaloncini, all’essere grato a questa moda che ti permette di sciacquarti almeno la vista, dal momento che non puoi ottenere altro da queste appetibili donzelle), hai creato un fermento culturale non da poco su un tema che noi fatichiamo a proporre a un pubblico maschile, ma anche femminile, già fortemente angosciato dalle molteplici crisi che attanagliano la nostra società: da quella economica a quella politica, per non parlare di quella valoriale, etica ed esistenziale. E invece tu, con i tuoi pensieri malati di voyeurismo, a differenza nostra, che con garbo e un tocco di poesia cerchiamo, con risultati ahimè più mediocri, di sensibilizzare l’opinione pubblica su questa piaga che si sta sempre di più allargando e che è già un’emergenza sociale, tu sei riuscito a svegliare dal torpore tante coscienze sensibili, indignandole. E allora anche noi, donne di P.E.N.E.L.O.P.E., cogliamo al volo l’occasione che tu involontariamente ci offri per invitare quelle stesse persone ad affiancarci, perché insieme, numerosi e con forza, quella interiore ovviamente, possiamo trovare i mezzi per attuare la vera rivoluzione, quella culturale, che porti la ragione, l’onestà e il rispetto, nella nostra società. Solo allora il femminile e il maschile convivranno dentro ciascuno, in armonia.
Pia Orsini
5 luglio 2013
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